Non usare acqua ossigenata su queste superfici: le danneggia

L’acqua ossigenata è uno dei prodotti più popolari in assoluto per le pulizie. Tutti, almeno una volta, l’hanno utilizzata. Quando la si sceglie, è bene ricordare il suo non essere adatta a tutte le superfici. Per sapere qualcosa di più su questo importante tema, non devi fare altro che seguirci nelle prossime righe.

Acqua ossigenata: di cosa si tratta?

Prima di capire su quali superfici non utilizzarla, vediamo assieme di cosa si parla quando si chiama in causa l’acqua ossigenata. A livello chimico, si tratta del più semplice in assoluto tra i perossidi. La sua formula bruta H202 ci permette di sapere che è formata due atomi di idrogeno e da altrettanti di ossigeno.

Sintetizzata per la prima volta nel 1818 presso la Facoltà di Chimica dell’Università di Parigi, si contraddistingue per il fatto di essere incolore e per avere un odore estremamente pungente e, per molti, altrettanto sgradevole. Quando viene applicata sulle superfici, è coinvolta in una reazione esotermica. Ciò vuol dire che si scalda.

Già da questa informazione è chiaro il fatto che, se utilizzata con un approccio non adeguato, può provocare evenienze fastidiose e anche gravi, a partire dalle bruciature. La prima cosa da fare per evitare conseguenze problematiche è guardare bene le istruzioni riportate sulla confezione, dove si possono trovare specifiche dettagliate su come maneggiare il prodotto.

In quali casi evitare l’acqua ossigenata?

L’acqua ossigenata per le pulizie non può, come già detto, essere usata sempre. Nell’elenco delle situazioni in cui è bene evitarla, rientra la pulizia delle superfici in marmo, un materiale sempre più in voga tra chi ama arredare casa con eleganza e notoriamente molto delicato. Davanti al marmo macchiato, l’acqua ossigenata è da bandire!

Il rischio meno grave utilizzandola è quello di notare, nel giro di poco tempo, l’insorgenza di aloni esteticamente poco gradevoli. Per pulire il marmo si può usare, in alternativa, un detergente neutro specifico per questa superficie, prodotto che deve essere necessariamente non abrasivo. Essenziale, inoltre, è che sia delicato. In quali altre circostanze l’acqua ossigenata è pericolosa?

Quando si ha la necessità di pulire capi di abbigliamento colorati e/o realizzati con un tessuto delicato. Il motivo è molto semplice: l’acqua ossigenata ha efficacia sbiancante e, di riflesso, rappresenta il miglior modo per rovinare dei vestiti a cui si è molto affezionati e che rappresentano un importante investimento economico.

Quando non pulire con l’acqua ossigenata: altre informazioni da conoscere

Proseguendo con l’elenco delle situazioni in cui è importante evitare di pulire con l’acqua ossigenata, parliamo della gestione degli oggetti realizzati in acciaio e/o in ferro. In questi casi, infatti, l’acqua ossigenata può essere causa di corrosione. Lo sa bene chi, per esempio, ha provato a utilizzarla, confidando sulla sua efficacia igienizzante, per pulire lavelli in acciaio.

Per un risultato soddisfacente, il consiglio è di focalizzarsi verso prodotti più delicati, aceto in primis. L’acqua ossigenata per le pulizie va evitata categoricamente anche quando si ha a che fare con superfici come quelle dei mobili in legno sottoposti a verniciatura. Questo prodotto può infatti provocare soltanto danni (irreparabili).

La conseguenza sgradita, in questo caso, riguarda la perdita di brillantezza causata dalla vernice che si rovina. Può bastare una singola passata per vedere la finitura del legno rovinarsi. Meglio evitare, non trovi? A questo punto, ti starai senza dubbio chiedendo quali siano, invece, le situazioni in cui l’utilizzo dell’acqua ossigenata per pulire non è un problema. Vediamole assieme nelle prossime righe!

Pulizie con l’acqua ossigenata: quando il prodotto non è pericoloso

Premettendo sempre l’importanza di maneggiare il prodotto con cura, è bene ricordare che, al netto di situazioni in cui il suo impiego è sconsigliato per le pulizie, ne esistono altrettante in cui, invece, può avere il suo perché. Un esempio? L‘eliminazione di macchie di muffa in corrispondenza delle fughe delle piastrelle. Le si può trovare anche negli angoli della doccia.

L’impiego dell’acqua ossigenata può avere il suo perché nei casi in cui si devono eliminare macchie di sudore da capi di colore bianco e realizzati in tessuti non troppo delicati. In questo frangente, si prepara una soluzione in parti uguali di acqua ossigenata e acqua normale. La si nebulizza sul tessuto e, dopo aver lasciato agire il tutto per una trentina di minuti, si mettono i capi in lavatrice ad alta temperatura.

L’acqua ossigenata può rivelarsi valida alleata anche contro le macchie sulle lenzuola o sul materasso. Basta versarla direttamente sulla zona dove è presente lo sporco, lasciare agire per dieci minuti circa, così da dare modo al prodotto di penetrare bene nella fibra tessile. Trascorso questo lasso di tempo, si tampona con un panno assorbente e, nel caso delle lenzuola, si lava tutto in lavatrice.

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