Il bonus caregiver per il 2025 rappresenta un pacchetto di misure di sostegno, prevalentemente di natura economica, rivolto a chi si prende cura di persone non autosufficienti. Non si tratta di una soluzione miracolosa, ma per molti caregiver costituisce un aiuto concreto e prezioso. L’erogazione avviene tramite l’INPS, previa presentazione di apposita domanda, e può comprendere contributi monetari, permessi lavorativi retribuiti, oppure agevolazioni per le spese legate all’assistenza. Non è necessario essere operatori professionali: ciò che conta è la presenza quotidiana accanto a chi ha bisogno.
Cos’è il bonus caregiver?
Questo beneficio è destinato a chi assiste familiari con disabilitàgrave certificata. Per accedere al bonus è fondamentale rispettare alcuni requisiti: possedere un ISEE entro i limiti stabiliti e avere la residenza in Italia. Non è obbligatorio essere parenti stretti come figli o genitori; anche fratelli, zie, conviventi o altri familiari possono beneficiarne, purché siano il principale punto di riferimento per la persona assistita.

Il fondo dedicato ai caregiver è stato istituito nel 2018, inserito nella legge di bilancio, con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto a chi si prende cura delle persone più fragili. Si tratta di un riconoscimento civile e sociale, che mira a valorizzare un impegno spesso invisibile e non riconosciuto come vero e proprio lavoro. Non è un premio, né una concessione: è un tentativo di dare dignitàe valore a un compito fondamentale per la società.
La richiesta del bonus avviene attraverso il portale ufficiale dell’INPS. È necessario accedere tramite SPID o CIE, entrare nell’area dedicata denominata home care premium e compilare il modulo online. Chi preferisce può rivolgersi a un patronato per assistenza nella compilazione, oppure contattare il contact center INPS. Sebbene le procedure possano sembrare complesse, con un po’ di pazienza e attenzione si riesce a portare a termine la domanda.
Le agevolazioni fiscali per i caregiver
La domanda per il bonus non si basa su dichiarazioni generiche: occorre dimostrare un rapporto di parentela, la presenza della certificazione 104 e la continuitànell’assistenza prestata. Non viene richiesto di documentare ogni singolo minuto dedicato, ma è necessario garantire serietàe trasparenza, dal momento che si tratta di fondi pubblici e, quindi, di risorse collettive che richiedono un minimo di controllo.

I lavoratori che assistono un familiare con disabilitàhanno diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese. Sono previsti anche congedi straordinari e, in alcune situazioni, la possibilitàdi richiedere lo smart working o di scegliere una sede lavorativa più vicina al domicilio. Anche se alcune aziende possono essere restie, la normativa tutela questi diritti in modo chiaro e inequivocabile.
Le agevolazioni fiscali a disposizione dei caregiver sono numerose, sebbene talvolta di difficile interpretazione. È possibile detrarre spese mediche, terapie e, in certi casi, anche i compensi delle badanti regolarmente assunte. È fondamentale conservare tutte le ricevute e la documentazione: la burocrazia, per chi assiste, diventa spesso una seconda occupazione, ma è indispensabile per poter accedere ai benefici previsti.
L’aumento dell’assegno di inclusione
Nel 2025, l’assegno di inclusione verràincrementato fino al 40% per i nuclei familiari in cui sia presente una persona con disabilitàcertificata ai sensi della legge 104. Questo contributo può essere utilizzato per coprire spese alimentari, bollette, affitto e farmaci. Inoltre, è previsto il bonus figli disabili, rivolto alle famiglie con minori di etàinferiore ai 3 anni affetti da disabilitàgrave: l’importo mensile raggiungerài 109 euro, una cifra che, pur simbolica, può rappresentare un aiuto importante in molte situazioni.

Chi ha almeno 63 anni e 5 mesi e svolge il ruolo di caregiver da tempo può richiedere l’APE sociale, una forma di pensione anticipata pensata per chi ha dedicato anni all’assistenza di persone fragili. L’importo massimo raggiungibile è di 1.500 euro al mese. Le donne che hanno usufruito dell’Opzione Donna possono accedere a una pensione anticipata specifica per la loro situazione.
Il 2025 introduce alcune novitàsignificative: vengono aumentate le risorse disponibili, si amplia la platea dei beneficiari (includendo anche assistenti non legati da vincoli familiari) e le procedure vengono semplificate. È inoltre previsto un rimborso per il supporto psicologico, un aspetto tutt’altro che marginale, considerando il carico emotivo e mentale che grava su chi si occupa quotidianamente di assistenza, tra farmaci, notti insonni e pratiche burocratiche.
Bonus anziani: come funziona
Il bonus anziani consiste in un contributo mensile di 850 euro destinato agli over 80 non autosufficienti. Questo importo si aggiunge all’indennitàdi accompagnamento, arrivando a un totale di 1.381 euro. Tuttavia, sono previsti requisiti stringenti: l’ISEE deve essere inferiore a 6.000 euro e il bisogno assistenziale deve essere riconosciuto dall’INPS. Il bonus non può essere utilizzato liberamente, ma deve essere destinato al pagamento di chi presta assistenza, con l’obiettivo di contrastare l’isolamento e il degrado domestico.

Assistere una persona fragile non è solo una questione fisica: lo stress, la fatica emotiva e l’isolamento possono avere un impatto profondo sulla salute del caregiver. Il supporto psicologico può rappresentare un aiuto fondamentale per affrontare le difficoltàquotidiane. Esistono piattaforme che offrono consulenze specifiche per i caregiver, anche se, culturalmente, chiedere aiuto viene ancora percepito come un segno di debolezza, mentre in realtàè un gesto di responsabilitàe cura verso se stessi.
La scadenza per la presentazione delle domande nel 2025 è fissata al 13 dicembre 2024. Le date possono variare di anno in anno, quindi è sempre consigliabile consultare regolarmente il sito dell’INPS per aggiornamenti. È opportuno muoversi con anticipo: attendere l’ultimo giorno può aumentare il rischio di errori o ritardi. In questi casi, tenere d’occhio il calendario può davvero fare la differenza.